Foto di squadra stagione sportiva 2018/2019

Foto di squadra stagione sportiva 2018/2019
Da sinistra a destra, in piedi: Lippi, Laino, M. Mancin, Piseddu, Goretti, Carrassi, G. Deplano, Biagiotti, Lauro e Vannucchi; accosciate: Ditta, L. Mancin, Biolo, Metti, Paoli, E. Deplano (allenatore), Oretti, Del Grazia e Conticello (vice allenatore).

giovedì 25 gennaio 2018

Sconfitta e veleni, al Biagiotti passa il Chianciano

"Abbiamo perso 2 - 2", così titolarono le prime pagine dei giornali tedeschi occidentali il giorno dopo la sconfitta nella Finale del Mondiale inglese del 1966, quando un discusso gol fantasma di Geoff Hurst nei tempi supplementari regalò di fatto la prima Coppa Rimet alla Nazionale britannica; adesso, a distanza di ben 52 anni ci sentiamo di rispolverarla per titolare l'ennesima sconfitta del Rinascita Doccia che esce sconfitto tra le mura amiche contro il Virtus Chianciano, stavolta a balzare in testa alle polemiche è un gol annullato ad Ilaria Paoli a 5 minuti dal termine che ha fatto infuriare e non poco panchina e mister. Tralasciando questo fatto e parlando prettamente del match giocato abbiamo visto un Doccia tonico, senza timori che ha tambureggiato per tutta la durata della contesa alla caccia del meritato pari, al Chianciano va il merito di aver capitalizzato al meglio le poche palle gol concesse dall'11 di Menghetti.
Ma adesso è arrivato il momento di narrare i momenti salienti di questa partita nata con correttezza e terminata sgorgante di veleno, è il momento della cronaca del match:
L'avvio di partita delle padrone di casa è assolutamente scioccante, nemmeno il tempo di azionare i cronometri che le ospiti sbloccano le marcature: lancio dalle retrovie di Sammarco che mette in scacco tutta la difesa locale favorendo lo scatto di Toppi che a tu per tu con Deplano la beffa con preciso tocchettino di destro che la scavalca regalando l'1 - 0 alle sue (1'). Il Doccia prova a reagire ma in maniera disordinata ed al 4' beccano un altro contropiede in faccia: è ancora Toppi a mettere i brividi alla compagine rossoblu, ma stavolta la sua conclusione da posizione leggermente defilata sul fondo non di molto alla destra di Deplano. Menghetti, incredulo per questo avvio, prova a dare la sveglia alle sue ragazze, che pian piano crescono e chiudono il Chianciano nella propria metà campo. Infatti all'11' la sua squadra crea la prima, clamorosa, palla gol: gran contropiede di Metti che innesta il turbo e supera sullo slancio Tognozzi, serve al centro per la liberissima Laino che perde tempo a controllare la sfera e successivamente la calcia malamente addosso ad Anselmi che in qualche modo la caccia fuori dalla porta, per la disperazione di panchina e pubblico. Adesso il Chianciano è in difficoltà, prova ad approfittarne il Doccia che al 17' va di nuovo vicino al pari: il nuovo acquisto Mosconi, partita in sospettissima posizione di offside non rilevata da Mannisi, si trova incredibilmente a tu per tu con Anselmi, ma allarga troppo il piattone e spedisce sul fondo. Il forcing locale si fa sempre più insistente ed il pari sembra nell'aria, al 25' Metti vince un rimpallo e conclude poco fuori area, Anselmi smanaccia in corner. Non accade più nulla fino al duplice fischio del direttore di gara, si va negli spogliatoi sul risultato di 0 - 1; tanti rimpianti (che non saranno gli ultimi) per un Doccia battagliero che però non è riuscito a trovare il meritato pari. 
La ripresa comincia come era iniziata la prima frazione (con esiti diversi), al 48' il Chianciano usufruisce di una ghiotta punizione dal limite area in posizione defilata, ma Tognozzi calcia sul fondo non creando eccessivi grattacapi a Deplano. Reagisce il Doccia ed al 54' crea un'altra incredibile opportunità: Metti con una delle sue collaudate accelerazioni fa "vedere la targa" a Tognozzi, e serve Laino a rimorchio che svirgola malamente, la sfera giunge comunque a Mosconi che imita Laino ciccando il tiro e spedendolo lentamente sul fondo. Nel momento di maggiore pressione locale il Chianciano in ripartenza raddoppia: Toppi viaggia sull'out di destra e mette in mezzo un pallone succulento sul quale si avventa Sammarco che, sovrastando Ditta, svetta in cielo e di testa lo mette alle spalle di Deplano (67'). Questo gol è un'autentica mazzata, quel pugno nello stomaco di un pugile che appare vicino ad issare bandiera bianca e che invece ti coglie di sorpresa. Devastate nella mente e nelle gambe il Doccia si riversa in avanti con la forza della disperazione, ed all'80' arriva l'episodio che può dare ulteriore speranza ed elettricità ad un match che, dopo il raddoppio ospite, pareva morto e sepolto: Mosconi si incunea in mezzo a Pepe e Fe che la stendono in una sorta di sandwich, per Mannisi non ci sono dubbi ed assegna il penalty: dagli 11 metri si presenta la stessa Mosconi, la palla va dove vogliono i fotografi, ed Anselmi dall'altra, 1 - 2. Adesso ci attendono minuti infuocati, con la suspense e la tachicardia padroni incontrastati. Ma al 90' arriva il "fattaccio", calcio di punizione per il Doccia dai 25 metri con Paoli pronta all'esecuzione, la panchina ospite chiama il cambio che Mannisi inizialmente consente, poi, dopo qualche discussione e perdita di tempo da il via a battere la punizione che Paoli, pregevolmente, insacca con un velenosissimo tiro a scendere che beffa Anselmi, E' GOL! Anzi no perchè Mannisi si ravvede, consente il cambio e fa ribattere la punizione annullando il precedente gol. La panchina locale diventa una polveriera con Menghetti e le riserve tra l'incredulo, il rabbioso e lo sbigottito. La punizione 2.0 di Paoli stavolta termina alta. Questo è di fatto il "The end" della partita, perchè da quel momento in poi il veleno offusca le meningi delle locali, e dopo 6 minuti di recupero (per mille motivi giocati sì e no 3) Mannisi decreta la fine delle ostilità. Il post match rischia di trasformarsi in una rissa da saloon all'OK Corral, ma a parte qualche spintonata reciproca tra le due fazioni non accade nulla di grave. 
Termina così una partita molto ben giocata dal Doccia che però è di nuovo costretto a lasciare i 3 punti alle avversarie; l'animo delle ragazze locali è a pezzi, questa partita ha lasciato in bocca lo stesso sapore di un intero vasetto di stricnina ingerito tutto d'un fiato, ma i piagnistei vanno lasciati nei melodrammi teatrali, perchè la prossima partita per l'11 di mister Menghetti è un'autentica Finale contro un Casentino in ripresa, una sfida da "do or die" che ci lascerà incollati ai seggiolini. Con la speranza che le massicce dosi di veleno ingerite in questa partita siano risputate in campo in forma di energia ed accanimento sportivo vi diamo appuntamento a settimana prossima.

Rinascita Doccia - Virtus Chianciano 1 - 2 (0 - 1)
Marcatori: Toppi al 1', Sammarco al 67' e Mosconi su rigore all'80'.

Formazioni
 Rinascita Doccia: (4-1-4-1)
Deplano; Ditta, Lippi, L. Mancin, Nannelli; Biolo; Metti, I. Paoli, Goretti (dall'85' Del Grazia), Mosconi; Laino. 
A disposizione: Lauro, Oretti e Biagiotti.
Allenatore: Menghetti.

Virtus Chianciano: (4-2-3-1)
Anselmi; Sani (dal 39' Mafucci), Prichinet (dal 57' Gonzi), Fe, Tognozzi; Pepe, Sammarco; Florea (dal 90' Salvucci), Nenna, Toppi; Casini (dal 62' Frosecchi).
A disposizione: Fuschiotti.
Allenatore: Municchi.

Note: Ammonite Sammarco e Pepe per perdita di tempo. 
Recupero: 0 minuti primo tempo e 6 minuti secondo tempo.

Arbitro: Mannisi di Empoli (FI). 

PAGELLE

Deplano: 6- Partita che sfiora il "senza voto" per la numero 1 rossoblu; si rende protagonista di qualche buona uscita e qualche rinvio ben orchestrato; poche colpe sui gol subìti. QUASI INOPEROSA

Ditta: 6- Pronti, via! e Toppi esce dai suoi radar per insaccare il gol del vantaggio ospite, superata questa defaillance riprende in mano la sua corsia e copre meglio lottando con le unghie; nella ripresa si fa sovrastare dalla possente Sammarco in occasione del raddoppio ospite. SBALLOTTATA

Lippi: 6+ Tanti duelli vinti; il Doccia gioca prevalentemente a trazione offensiva ma le poche volte che le ospiti salgono si fa trovare pronta. SICUREZZA

L. Mancin: 7 Grande intelligenza tattica, agisce sempre nella zona giusta e sporca tante iniziative ospiti. Dimostra di saper ricoprire quasi alla perfezione due ruoli distinti tra loro, con particolare inclinazione positiva verso il nevralgico ruolo di difensore centrale. CAMALEONTICA

Nannelli: 6,5 Attacca e difende con sostanza e determinazione. EL MONO GAMBETTA

Biolo: 6+ Sbaglia poco e gestisce il gioco con la consueta maestria. Forse per la prima volta da quando pratica il soccer la vediamo discutere con un direttore di gara. DETERMINATA

Metti: 6,5 Come sempre va a fiammate, a tratti appare sonnecchiosa ma quando decide di pestare sull'acceleratore apriti cielo... DOMINIC TORETTO

I. Paoli: 6+ Menghetti per il ruolo di difensore centrale le preferisce Mancin, avanzandola a diga di centrocampo, gioca tranquilla e sbaglia poco; segnerebbe un gran gol direttamente su calcio di punizione, ma l'arbitro le nega la gioia del gol e del pari. TAGLIENTE

Goretti: 6+ Parte molto bene orchestrando al meglio le trame locali, va un po' scemando sul finale di partita. TRATTI DI VERA GORETTI
(dall'85' Del Grazia: s.v. Entra negli ultimi minuti di match dove il Doccia è in forcing alla caccia del pari confidando nei suoi piedi sapienti. POCO DA SEGNALARE)

Mosconi: 7 Le azioni più pericolose di marca Doccia nascono tutte dagli esterni, quando non è Metti a prendersi gli onori della cronaca ci pensa lei; rapida e guizzante, nasconde bene la sfera alle avversarie e quando ha la palla tra i piedi da' sempre la sensazione di poter creare qualcosa da un momento all'altro. Nel primo tempo sbaglia un gol clamoroso ma non si abbatte e continua a credere nella remuntada. Si guadagna e realizza il rigore della speranza, ahinoi, vana. SPINA NEL FIANCO

Laino: 6- Come sempre lotta e si sbatte, ma sbaglia un gol a tu per tu con Anselmi che grida vendetta. Speriamo che si sia tenuta i gol per la prossima importantissima sfida col Casentino. POLVERI BAGNATE

Allenatore Menghetti: 6,5 L'avvio è stato tremendo con un gol subìto nei primi 60 secondi, ma con la grinta ed acume tattico è riuscito a rimettere la sua squadra nei binari giusti; squadra corta e compatta, pronta a vender cara la pelle. Avrebbe meritato il pareggio ma gli Dei del Calcio erano di ben altro avviso. MANCO' LA FORTUNA, NON IL CORAGGIO 

D. C.    

          

giovedì 11 gennaio 2018

La donna, il sogno e il grande incubo...

"Solito pomeriggio da lupi al Biagiotti", ci sentiamo di aprire così la cronaca di quest'incontro; sotto un cielo grigio e muto minacciante pioggia, il Rinascita Doccia ospita le proibitive avversarie del Pontedera, primo in classifica e lanciato come un Ferrari Testa Rossa verso il titolo iridato della Serie C. 
Come andremo tra breve a scoprire, l'avvio di gara della compagine di mister Menghetti è stato più che promettente, facendo accarezzare il sogno a tutto lo sbalordito pubblico di fede rossoblu presente in quel di Sesto, ma il risveglio è stato a dir poco brusco, come il trillo di una sveglia impostata male nel cuore della notte. 
Ma adesso è giunto il momento di andare a rivivere tutte le sfaccettature di questa partita, comiciata bene e conclusasi come peggio non si poteva:
Come abbiamo poco fa accennato l'avvio delle padrone di casa è egregio: spinte dalla fame, dalla determinazione e da un pizzico di sana incoscienza, si riversano immediatamente in avanti chiudendo le ben più quotate avversarie nella propria metà campo, e dopo appena due giri di cronometro "la donna" si palesa davanti agli occhi di tutti come un'apparizione celeste, all'anagrafe risulta Laino Valeria da Laino Borgo (CS) che sblocca le marcature: Mancin si ritrova la palla sul sinistro da limite area, lo prova ma viene rimpallato da Catastini, la palla giunge comunque a Del Grazia che tenta la conclusione da posizione leggermente defilata, il portiere Sacchi compie un grande intervento basso smanacciando la sfera che però termina tra i piedi della suddetta Laino che da due passi non può far altro che appoggiare in fondo al sacco. Il pubblico rossoblu, tra l'incredulo e lo sbalordito non esulta nemmeno più di tanto, "il sogno", senza quasi rendersene conto, sembra lì a portata di mano. I sogni, come spesso accade, sono immagini astratte, ed il momento del risveglio (brusco o meno) arriva; infatti, dopo attimi di pressione, le ospiti si liberano dalle catene e cominciano a giocare, andando vicinissime al pari appena un minuto post vantaggio locale: Lanzotti, da ottima posizione scarica il destro, Deplano è battuta ma Paoli, ben appostata sulla linea di porta come una sorta di portiere aggiuntivo, allontana la minaccia. Al 7' ancora Lanzotti protagonista con una conclusione verso la porta, stavolta Deplano se la cava da sola, senza interventi esterni, e smanaccia in corner. La pressione delle prime della classe si fa sempre più insistente ed al 9' arriva il pari: Carrozzo scalda i motori e sgomma sulla sinistra, arriva sul lato corto dell'area e mette in mezzo per l'accorrente Baldi che, eludendo il tentato recupero di Ditta insacca a porta sguarnita. Al 12' "l'incubo" si materializza sempre di più davanti agli occhi del Doccia: Taddei viaggia sulla destra e serve la sfera a Lanzotti appostata a limite area, la numero 20 ospite controlla e lascia partire una velenosa conclusione che da un bacino al palo e termina in rete battendo l'esremo difensore locale. Le sestesi accusano il colpo ed al 23' subiscono il tris ospite: imbucata centrale per la scheggia impazzita Carrozzo che supera in volata Paoli e batte Deplano in uscita con un precisissimo piattone destro. La pressione ospite si fa sempre più insistente ed al 28' Fenili in area viene stesa da Nannelli, per il direttore di gara Marano non ci sono dubbi, è penalty: dagli 11 metri si presenta Maffei che non sbaglia, Deplano spiazzata e rete dell'1 - 4. Il Doccia ormai ferito, prova ad alzare il baricentro tentando di mettere più pressione alle palleggiatrici ospiti, ma ciò è quasi un invito a nozze per l'11 di mister Ulivieri che, sfruttando la loro estrema bravura nel giro palla e nella verticalizzazione al 34' calano la "scala reale": altra palla profonda per l'inarrestabile Carrozzo che a tu per tu col portiere locale, la supera con un delicatissimo "lob". Non accade più nulla fino al duplice fischio dell'arbitro; il risultato parla chiaro, ma è avvenuto più per maestria ospite che per reali demeriti locali (tranne in qualche circostanza).
A differenza del primo tempo il Doccia non riparte con la solita elettricità, anzi, appare intimorito (complice anche il passivo pesante) ed al 52' il Pontedera mette in rete la sesta marcatura: ennesima imbucata per vie centrali, stavolta a favore di Fenili che da pochi metri insacca di prepotenza. Il fiume in piena amaranto si quieta un po' ed il Doccia prova ad avanzare. Al 66' le locali vanno vicine al 2 - 6: rasoiata di Del Grazia da limite area ma un intervento da cineteca del portiere Sacchi che vola a levare la palla dall'incrocio le nega la gioia del gol. Tornano in avanti le ospiti ed al 69', sfruttando un errore in disimpegno di Deplano, vanno vicine al settimo gol con Fenili che ci prova da fuori, palla alta non di molto. E' solo questione di tempo perchè il Pontedera si è di nuovo riversato in avanti, ed al 76' arriva la settima marcatura: altro errore in disimpegno della retroguardia locale e Lanzotti segna indisturbata. La partita è in archivio da tempo, le locali non riescono più ad imbastire trame, discorso diametralmente opposto per le ospiti che in ogni sortita danno la sensazione di poter gonfiare la rete. Le ultime due occasioni della partita sono di marca amaranto: prima con Fenili che, ben pescata da un gran tracciante di Maffei, conclude di pochissimo a lato (81'), e poi con l'ultima marcatura: fucilata su punizione dai 20 metri di Fenili, Deplano rischia i polsi ma respinge a mani aperte, sulla ribattuta tutto facile per Baldi che mette in rete l'8 - 1 nonostante lo sforzo belluino di Deplano che tocca ma non riesce a respingere (87'). Senza recupero il fischietto fiorentino sancisce la fine delle ostilità. 
Risultato limpido che rispecchia l'estremo valore della formazione pisana, spedito a vele spiegate verso la conquista del campionato e della relativa promozione in B; Il Doccia, dal canto suo, era partito molto bene ma che, cammin facendo, si è sgretolato sotto i colpi della corazzata ospite. C'è anche da dire che non sono sicuramente queste le partite per artigliare punti vitali per la salvezza.
Adesso una settimana di stop per rifocillarsi mentalmente in vista dell'altra durissima sfida contro il Chianciano in programma tra due settimane. La classifica non è sicuramente delle migliori, visti i successi sia del Casentino che del redivivo Vigor, ma, sempre citando Max Pezzali ed i suoi 883 ci sentiamo di pensare in positivo (anche per una questione prettamente scaramantica...): "Andrà tutto bene"...

Rinascita Doccia - Città di Pontedera 1 - 8 (1 - 5)
Marcatori: Laino al 2', Baldi al 9', Lanzotti al 12', Carrozzo al 23', Maffei su rigore al 28', Carrozzo al 34', Fenili al 52', Lanzotti al 76' e Baldi all'87'.

Formazioni
Rinascita Doccia: (4-3-3) Deplano; Ditta, Lippi, Paoli (dal 37' Oretti), Nannelli (dal 66' Lorenzi); Vannucchi, Goretti (dal 37' Biolo), Mancin; Metti, Del Grazia, Laino. 
A disposizione: Lauro e Biagiotti.
Allenatore: Menghetti.

Città di Pontedera: (3-4-1-2) Sacchi; Pantani (dal 63' Stacchini), Catastini, Cei; Taddei (dal 63' Aug), Baldi, Maffei, Terreni; Fenili; Carrozzo, Lanzotti. 
A disposizione: -.
Allenatore: Ulivieri.

Note: Recupero: 0 minuti primo tempo e 0 minuti secondo tempo.

Arbitro: Marano di Firenze.    

PAGELLE
Deplano: 5,5 Un paio di buone parate da registrare ma dall'ottavo minuto in poi le avversarie la assediano come un battaglione tedesco in Normandia. BOMBARDATA

Ditta: 5,5 Parte bene inizialmente poi quando le ospiti decidono di scaldare i motori va inevitabilmente in difficoltà, anche nei duelli "a tutta birra", suo pane quotidiano. IMPEGNATA

Lippi: 5,5 Arginare le continue scorribande di Carrozzo e Lanzotti (con l'aggiunta di Fenili) è quasi come tentare di demolire la Torre di Pisa a pedate; lei comunque ci prova non dando niente per scontato. PUNTATA

Paoli: 6 Parte determinata a vender cara la pelle, compie un salvataggio sulla linea che vale quasi un gol ma col crescere costante delle ospiti comincia a faticare. Sostituita per scelta tecnica al 37'. AGUZZA
(dal 37' Oretti: 6 Schierata da Menghetti come ala destra, dimostra pochi timori reverenziali e tenta anche qualche incursione con fortune alterne. Si spegne col passare del tempo. PERSONALITA').

Nannelli: 6 Il costante pressing delle pisane la costringe a restare sempre bassa a lottare con le unghie per il presidio della sua zona. Nonostante le punte e gli esterni ospiti vadano a delle velocità quasi ingestibili per un essere umano, cerca in tutti i modi possibili di limitarle. TIGNOSA
(dal 66' Lorenzi: 5,5 Menghetti la butta nella mischia per dare un po' più di verve con la sua intraprendenza, ma nel match stanno ormai scorrendo i titoli di coda e lei riesce a combinare poco. NON INCISIVA)

Vannucchi: 5,5 L'impegno, come sempre, lo mette in mostra, ma sbaglia moltissimi appoggi elementari. IMPRECISA

Goretti: 5,5 Avvio positivo (come il resto della squadra) poi col passare dei minuti le sue dirimpettaie le prendono il sopravvento. ACCERCHIATA
(dal 37' Biolo: 6,5 Nonostante sia ferma da tempo immemore si scrolla di dosso tutta la ruggine accumulata e gioca con gran maestria; nonostante sia in debito di diversi chili al cospetto delle sue avversarie sbaglia pochissimi palloni e si permette anche il lusso di qualche giocata di fino. VELLUTO)

Mancin: 6 Intraprendente, lotta su ogni pallone; da i natali all'unico gol rossoblu con una conclusione rimpallata che si trasforma in assist per Del Grazia. Dal 37' in poi viene scalata a centrale difensivo, ed anche se Carrozzo e Lanzotti siano in giornata di grazia tenta di contenerle come meglio può. ECLETTICA

Metti: 5,5 Va a fiammate, quando tenta le sue proverbiali accelerazioni qualcosina riesce a combinare, ma col passare dei minuti le avversarie capiscono il suo punto forte e la contengono al meglio, strozzando sul nascere le iniziative. CORRENTE ALTERNATA

Del Grazia: 6 Tocca tre palloni in tutta la partita, ma tra questi tre è opportuno segnalare: il tiro del vantaggio che giunge in un secondo tempo a Laino, un'ottima apertura sull'esterno per una potenziale palla gol poi sventata dalla difesa ospite, ed un tiro da fuori che sgorga arsenico neutralizzato da un intervento spettacolare di Sacchi. In fase di contenimento non si risparmia, non senza sofferenze perchè l'11 di Ulivieri corre tanto ed in maniera intelligente. MASSICCIA 

Laino: 6 Ha il pregio di aprire le danze con il gol, che per un attimo, ha fatto sognare il Biagiotti. Per il resto solita corsa ma senza più tirare in porta. Noi comunque vogliamo citarla come colei che, per un istante breve ed intenso, ci ha fatto accarezzare la gloria. SWEET DREAMS...

Allenatore, Menghetti: 5,5 Riesce a trasmettere solo in parte la sua consueta grinta; la sua squadra parte benissimo poi si scioglie. Sicuramente la sconfitta non è arrivata per demeriti della squadra, bensì per altri mille fattori, in primis il maggior tasso tecnico delle avversarie, non scopriamo di certo l'acqua calda ribadendo la indubbia bravura delle pisane. Adesso inizia il girone di ritorno e le sue ragazze faranno affidamento alla sua sagacia tattica per cercare di uscire indenni dal Limbo. ORONZO PUGLIESE

D.C.